Intervista a Marco Vannini

L’intervista a mister Marco Vannini, allenatore degli Esordienti 2009 e reduce da diverse vittorie in questo anno calcistico.

1) I successi avuti negli ultimi 10 giorni con le 3 categorie maggiori del settore giovanile e della prima squadra hanno forse fatto passare in second’ordine l’ottimo percorso fatto dai Giovanissimi B 2008 in questa stagione. Cerchiamo perciò di ricostruire il percorso fatto che è partito dalla vittoria del Cordischi.

La stagione è subito partita molto bene, con il successo che abbiamo avuto nel prestigioso torneo “Cordischi”. Successivamente abbiamo continuato il percorso intrapreso lo scorso anno, ed interrotto causa le restrizioni dovute alla pandemia del torneo Fair- Play d’élite dove siamo riusciti a raggiungere le finali nazionali e ottenere il terzo posto. Contemporaneamente abbiamo intrapreso anche il nostro percorso in campionato, vincendo tutte le partite della prima fase e quelle successive del girone di merito. Abbiamo inoltre fatto diversi tornei dove ci siamo potuti confrontare con realtà professioniste e non, e dove i ragazzi oltre ad ottenere degli importanti successi sono riusciti a offrire prestazioni di primo ordine, indispensabile e necessarie per il raggiungimento dei risultati.

2) Tenendo conto anche del fatto che 5 dei tuoi ragazzi sono stati inseriti nel gruppo 2007 dei Giovanissimi élite, come giudichi il rendimento della squadra e soprattutto la crescita dei singoli.

Devo dire che stiamo parlando di un gruppo di ragazzi molto unito, che anno condiviso molti anni insieme, e il fatto che cinque ragazzi sono stati aggregati con la categoria superiore è stato motivo di orgoglio per tutto il gruppo. I ragazzi stanno facendo un percorso importante e ognuno di loro è cresciuto molto sotto l’aspetto individuale. Questo è stato possibile in primo luogo grazie alla passione, alla voglia e alla dedizione che i ragazzi riescono a mettere in ogni singola seduta di allenamento. Come secondo aspetto non posso che ringraziare tutto lo staff con cui collaboro quotidianamente, i prof. atletici Pelamatti e Cicalini, i mister della tecnica e tattica specifica per ruolo Colombo e Stafico e il mister dei portieri Gasperini, con il quale grazie al confronto quotidiano riusciamo a tracciare percorsi di crescita individuali importantissimi.

3) Quali sono stati i momenti più emozionanti della stagione e soprattutto le tue soddisfazioni personali.

Devo dire con molta sincerità che fino ad ora è stata una stagione molto emozionante, forse anche perché la prima completa dopo la pandemia, e per questo stiamo riassaporando veramente ogni sfaccettatura che una stagione sportiva ci può dare. Chiaramente le vittorie del Cordischi, le finali nazionali Fair- Play e la vittoria del campionato sono state l’apice dell’emozione anche se la vera emozione è condividere con i ragazzi e con lo staff il percorso di crescita e di formazione che ci ha portato fino ad ora a questi successi.

4) Oltre ai 2008 collabori anche con altri istruttori delle categorie dei bambini più piccoli, come ti trovi in questo ruolo.

Mi porta indietro di qualche anno, quando ho iniziato ad allenare, e mi dedicavo alle categorie più piccole. Devo dire che mi piace molto e stare con bambini più piccola perché sono moltiplicatori di entusiasmo. Ho il piacere di collaborare con un istruttore molto bravo come Francesco Botrini, con il quale condividiamo e ci confrontiamo su tutte le idee di lavoro e riusciamo ad essere uno lo stimolo l’uno per l’altro. I ragazzi più piccoli con cui lavoro sono fantastici, calcisticamente e non, quindi è veramente un grandissimo piacere. Posso veramente dire che mi diverto tanto in questa seconda veste.

5) In base alla tua esperienza a quale età è possibile intravedere le possibilità che ha un ragazzo di arrivare a una carriera importante

Chiaramente le attitudini di un bambino nei confronti di uno sport si possono intravedere fin da subito. Queste poi devono trovare il giusto percorso di formazione per poter essere ampliate, migliorate, rifinite e soprattutto valorizzate. Ogni percorso di crescita è individuale e unico pertanto ci sono ragazzi che si affermano prima e altri in età più avanzata, anche se credo che la categoria in cui si intravede la possibilità di un percorso importante è quella dei Giovanissimi.

6) Quanto incide un allenatore o meglio un istruttore nel tirar fuori le potenzialità di un ragazzo nel quale si intravedono delle qualità?

Senza ombra di dubbio posso dire in base alla mia esperienza incide molto. Quello che un istruttore o allenatore, secondo il mio pensiero deve fare, oltre che tracciare un percorso di crescita e di formazione di ogni singolo ragazzo che poi riesca ad esprimersi all’interno di una squadra, è quello di saper creare un ambiente non solo sereno ma che sia “terreno fertile” per poter far esprimere le passioni ed i sogni dei ragazzi.

7) Infine, quali sono secondo te i motivi della crescita di questa società che a questo punto a buona ragione si può considerare nell’élite delle società di settore giovanile italiane.

Sicuramente il Tau Calcio è nell’élite del Settore Giovanile italiano, la storia e il presente lo dimostrano. L’elemento caratterizzante secondo me sono le persone che compongo questa società. L’attenta scelta che il nostro Presidente, Antonello Semplicioni, con tutti i suoi collaboratori, dedicano a tutte le persone che ricoprono i vari ruoli all’interno della società, è sicuramente il valore aggiunto, focalizzandosi sulla valutazione delle competenze e dell’attitudini di ognuno di noi. L’organizzazione fuori dal campo è impeccabile e questo permette alla componente sportiva, dirigenziale e tecnica, di potersi esprimere al massimo raggiungendo i risultati che sono sotto l’occhi di tutti.

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