Il nostro staff: Edoardo Cesarini, un segretario con la passione per il calcio e il teatro

Sei originario di Prato, come sei arrivato al Tau?

Sì sono nato a Prato ormai 54 anni fa e ho iniziato per passione come direttore generale nella squadra di mio paese, la Vaianese. Poi per pura coincidenza nel 2018 accompagnai un ragazzino del 2007 a fare una prova con il Tau e conobbi Antonello. Parlammo un po’ e lui mi disse che aveva bisogno di implementare lo staff di segreteria con una persona che potesse essere presente giornalmente per dare una mano. Nonostante la distanza accettai con piacere perchè volevo fare questa nuova esperienza e il primo anno lo feci da pendolare, venendo in treno da Prato”.

Da quell’agosto 2018 in cui hai iniziato, quanto sei cresciuto lavorando nel Tau?

“Moltissimo. Diciamo che ho implementato le mie conoscenze grazie alla formazione costante, trovandosi in tante situazioni che nei piccoli club non avrei mai incontrato. In questo modo ho migliorato le mie competenze e anche il mio modo di rapportarmi con l’esterno”.

Qual è il tuo ruolo all’interno della società Tau? Come ti trovi con lo staff?

“Papa Francesco, durante il suo insediamento disse: “Vengo dalla fine del mondo”. Anche io, con tutti i distingui del caso, rispetto a tutti gli altri vengo da fuori, ma nonostante questo mi sono sentito subito parte della famiglia Tau e di questo ringrazio tutti perchè non è una cosa scontata. Per quanto riguarda il mio ruolo io mi occupo della parte di segreteria sportiva, che comprende tante competenze”.

Cos’è per te il calcio?

“Il calcio per me è la passione primaria, che va di pari passo a quella del teatro. Se non avessi una passione viscerale per questo sport farei molto più fatica fare un lavoro come il mio, invece per me è un piacere”.

E invece il teatro? 

“E’ un’altra mia passione, mi piace recitare ma anche fare il direttore artistico. Il 2 aprile, infatti, uscirà una rappresentazione, di cui sono il regista, che farà vivere sul palcoscenico, 18 opere pittoriche a tema Pinocchio”.

Hai un sogno nel cassetto?

Spero che il club che mi ha accolto e che mi ha permesso di crescere lavorativamente e umananamente, possa crescere sempre di più fino raggiungendo obiettivi sempre più importanti”

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